martedì 14 giugno 2011

Dei miei dischi preferiti dell'anno - Terza Parte

04) Anna Calvi - Anna Calvi


Negli ultimi due anni la figura della ragazza con la chitarra elettrica era un po' uscita dai miei radar musicali. Dopo aver fatto indigestione nella mia adolescenza non trovavo nessun nuovo esponente del genere capace di entusiasmarmi come un tempo. Il disco d'esordio di questa londinese cazzuta dall'impostazione vocale lirica rappresenta un'eccezione degna di nota.

Tracce consigliate: Suzanne&I, Morning Light, Love won't be leaving




03) Lost in the trees - Time taunts me
Il misto di folk ed elementi classici di questa band americana mi entusiasma ogni canzone di più.

Tracce consigliate: Lost in the snow, If you're afraid of the dark











02) PJ Harvey - Let England Shake

Ecco, lo ha fatto ancora. Per l'ennesima volta PJ Havey si è reinventata in maniera credibile ed è passata dalle atmosfere eteree di White Chalk (uscito ormai diversi anni fa) a un sound più sporco, ritmato e sensuale, con elementi altamente dissonanti che magicamente sembrano stare bene insieme e danno vita a uno dei suoi lavori più riusciti.

Tracce consigliate: The words that maketh murder, in the dark places, written on the forehead






01) Verdena - Wow

Non sono mai stato un simpatizzante dei Verdena: ho sempre avuto l'impressione che ci credessero troppo, e che facessero eccessivamente leva su quella nicchia di gggiovani alternativi in preda alle paranoie esistenziali.

E però questo è un disco perfetto. Originale, complesso, mai fazioso e decisamente autentico. Da ascoltare tutto (sono tipo 28 canzoni), dalla prima all'ultima nota, lasciandosi sorprendere dalla maturità che la band ha raggiunto su tutti i fronti.



Tracce consigliate: Per sbaglio, Loniterp, Nuova Luce

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