giovedì 1 settembre 2011

Della manovra e i nessi logici (questi sconosciuti)

Qualche giorno fa alla radio ho sentito uno spezzone di un discorso di Berlusconi che diceva qualcosa tipo che il fatto di avere lavorato ad agosto, senza fare praticamente vacanze, ha portato al risultato di rendere la manovra più equa e sostenibile.
Ora, anche tralasciando il fatto che avrei avuto voglia di mollargli due sberle anche solo perchè, poveriiiinooo, non ha potuto fare le vacanze ad agosto... Ma qualcuno mi vuole spiegare la relazione logica secondo cui la mancanza di ferie dovrebbe rendere la manovra più equa?

4 commenti:

  1. sei proprio una brutta persona, poverino...già il fatto che salti le vacanze rende di per se stessa la manovra più equa.
    Insomma, già devono, poverini, tirare la cinghia per i miseri rimborsi che prendono, in più saltano le vacanze per garantire, a quelli come te, ricconi che prendono stipendi milionari, un trattamento equo...e tu?
    li ringrazi col sarcasmo...io non ho parole!

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  2. ma pensate a questo pover uomo che tra mignotte, ricatti, giudici da corrompere, parlamentari da comprare, leggi a personam e lecchinaggi vari al vaticano, si ritrova a dover saltare le ferie per poterci dare (col cuore che gronda sangue!) una manovra più equa e sostenibile! io direi povero B. SANTO SUBITO!

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  3. E' vero, il cuore che gronda sangue era stata una perla impagabile!! :)

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