domenica 13 febbraio 2011

Della Milano Tattoo Convention


Dopo la fiera dell'artigianato, eccomi pronta a raccontare per voooooi (chi, poi?) la 16° edizione della Milano Tattoo Convention! Che culo eh? Poi non si dica che questo è un blog inutile...
Comunque.
Per prima cosa quello che mi ha stupito è la grandezza di questa fiera. Essendo in un hotel mi aspettavo una cosa molto molto più contenuta invece sono un sacco di sale e per girare il tutto ci vuole un bel po' di tempo e gambe pronte (urrà per me, che sono riuscita a sopravvivere nonostante venissi da giorni di moribondaggine).
Accompagnati dall'immancabile "bzzzzzzzzzzzz" di sottofondo, ci si può fare un giro a guardare in diretta i lavori dei tatuatori più ffffighi provenienti da ogniddove, vedere la gente più strana di sempre e sentirsi anche un po' fuoriluogo per essere così poco tatuati.

Note positive: la gente simpaticissima che si incontra, le vere e proprie opere d'arte che si vedono in giro, le tatuatrici donne, che per me sono bellissime. Tutte.
Note negative: gli eventi di contorno (vedi miss pin up) un po' buttati lì a caso, ma soprattutto il bar: in un angolo inculatissimo che solo gli occhi più attenti riescono a scovare e con un'offerta di cibo decisamente miserina per i miei gusti.
Non di solo inchiostro vive l'uomo.

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